Giornata della Memoria, un’emozione che vola

L'ultima, proprio l'ultima. Di un giallo così intenso ... Così assolutamente giallo. Come una lacrima di sole quando cade sopra una roccia bianca

di Giorgia Sepe

”L’ultima, proprio l’ultima. Di un giallo così intenso… Così assolutamente giallo. Come una lacrima di sole quando cade sopra una roccia bianca. Così gialla, così gialla! L’ultima, volava in alto leggera, aleggiava sicura, per baciare il suo ultimo mondo.” Sono le parole della poesia “La Farfalla” di Pavel Friedman, che ho avuto l’onore di leggere a scuola in occasione della Giornata della Memoria.

Mi ha toccato profondamente questo pezzo; credo che quella farfalla simboleggi la speranza, non a caso è gialla, il colore della speranza, dell’allegria, il colore di chi crede ancora in qualcosa, di chi non si è ancora rassegnato a morire. Quando la farfalla ha baciato il suo ultimo mondo, con essa sono morte le emozioni di coloro che non sono tornati, a cui è stato tolto tutto. Io non dimentico.

Ho solamente quattordici anni ma nonostane ciò mi rendo conto di fare delle riflessioni che molti miei coetanei non riescono a fare. Non riesco a vedere tutta l’indifferenza negli occhi di chi vive oggi senza preoccuparsi di capire ciò che è stato; quello che hanno passato le persone che hanno vissuto un’esperienza come l’Olocausto. A cui molte persone non sono sopravvissute, non abbastanza per poter raccontare l’orrore di azioni compiute da eguali esseri umani.

Ciò che non si conosce. Questo erano considerati gli ebrei. Una delle maggiori cause di morte è l’ignoranza di chi non capisce l’orrore vissuto, che non conoscendo la verità, hanno deciso di eliminare direttamente il problema, senza pensare alle conseguenze. Senza pensare a quanti traumi, paure, insicurezze, avrebbero creato a questa gente. Se penso quante persone innocenti sono state uccise per questo, per la razza. Quando la razza è una sola, quella umana. Sentire ancora nel 2018 persone che discriminano gli omosessuali, i disabili, chi è di colore, e, in questo caso, chi professa un’altra religione nonostante tutto ciò sia accaduto più di cinquant’anni fa.

Ragazzi, genitori, pensate, informatevi. Non sapete qualcosa? Andate a conoscerlo. Non lasciate che la paura dell’ignoto, come anni fa, vi faccia agire in modo sbagliato. Perché una cosa, se la si conosce, non fa più paura. Se si conoscono le cose come stanno, non potranno influenzarvi nel modo sbagliato. Mai.