Disctutiamone insieme (prima puntata)

Alla prima seduta del nuovo Consiglio Comunale dei Ragazzi che si è svolta in aula magna, lunedì 11 novembre scorso, c'è stata una buona partecipazione.

di Davide Villi

Alla prima seduta del nuovo Consiglio Comunale dei Ragazzi che si è svolta in aula magna, lunedì 11 novembre scorso, c’è stata una buona partecipazione. Speriamo che questa si mantenga anche nelle prossime sedute.

Proposte degne di nota.

Una classe si lamenta dell’assenza dell’orologio in aula: sembra importante per sapere quanto manca alla fine delle lezioni.

Altre lamentele invece per la pulizia delle aule, ma rispetto all’anno scorso, la situazione sembra migliorata.

Il riscaldamento eccessivo!!

Se si potesse in qualche modo riuscire a regolare meglio la temperatura, si eviterebbero consumi energetici inutili e la sofferenza degli alunni che si vedono costretti ad aprire le finestre anche in pieno inverno.

Un’altra richiesta è stata quella di inserire il dispositivo di lettura per D.S.A usato in una classe digitale, sarebbe bello averlo anche nelle altre classi; è una buona proposta e un bel segno di inclusione.

Ci sono state altre richieste alternative, approvate da molti rappresentanti come lezioni all’aperto o la ricreazione in cortile, a testimonianza della voglia d’aria di noi studenti, che invece passiamo da un posto chiuso all’altro.

Una vera ribellione si è scatenata per il fatto che alcuni professori assegnano i compiti domenica pomeriggio rischiando di farci prendere un richiamo perché non siamo riusciti a farli.

Una delle idee migliori, insieme a quella del lettore per D.S.A, è quella di tenere delle merende di scorta per gli alunni in un armadio, ma questo progetto ha bisogno di essere sviluppato meglio.

E alla fine non sono mancate le proposte più assurde e impensabili come allargare il cancello  di entrata e insieme “abbattere” le mamme che stanno davanti e non permettono il passaggio a chi deve uscire.

Se, tra una battuta e una lamentela, alla prossima riunione si concretizzassero le proposte con progetti chiari e definiti, magari anche i professori ci darebbero più retta!