Acrobazie tricolori

Le Frecce Tricolori non sono soltanto spettacolo acrobatico, ma una dimostrazione della bravura degli ingegneri italiani

di Leonardo Lawford

Il 30 giugno scorso una flotta di velocissimi aerei acrobatici delle Frecce Tricolori sorvola il lago Maggiore, dipingendo il cielo con tre colori: il verde, il bianco e il rosso.

L’esibizione si è potuta osservare dal lago e da Arona, dove una radio locale ha commentato l’evento.

Gli aerei che sono sfrecciati davanti agli spettatori increduli sono gli ultimi modelli dell’aeronautica militare, gli Aermacchi M-345 HET, che raggiungono una velocità massima di 780 km/h. I piloti di questi velivoli dai colori sgargianti sono ben addestrati e al più bravo di loro e viene dato il ruolo del solista, colui che nell’esibizione sta da solo e ha il compito di badare alla sicurezza del gruppo.

Importante è anche la sicurezza degli spettatori che stanno in barca nel lago, che quindi vengono appositamente condotti in un’area, delimitata da boe, dove non corrono il rischio di essere travolti da un aereo.

Queste esibizioni sono molto pericolose, la concentrazione dei piloti deve essere altissima per rimanere esattamente a tre metri di distanza l’uno dall’altro mantenendo una velocità prestabilita. Tutto questo facendo acrobazie mortali e liberando nel cielo fumogeni colorati.

Le Frecce Tricolori non sono soltanto spettacolo acrobatico, ma una dimostrazione della bravura degli ingegneri italiani.