Una festa… a distanza

Quando la mamma e la nonna hanno concluso la loro chiamata, mi sono chiesta come avremmo potuto festeggiare tutti insieme senza infrangere le nuove regole per contrastare la diffusione del Coronavirus.

di Gaia Arbocò

Lunedì 9 marzo mio nonno ha compiuto 78 anni e, sinceramente, penso che un compleanno come il suo sia del tutto irripetibile!

Non vedevo i miei nonni ormai da tre settimane perché mia nonna doveva sottoporsi a un intervento e, anche se il compleanno sarebbe stato dopo l’operazione, abbiamo deciso che i nonni sarebbero andati a prendere due torte.

Quando la mamma e la nonna hanno concluso la loro chiamata, mi sono chiesta come avremmo potuto festeggiare tutti insieme senza infrangere le nuove regole per contrastare la diffusione del Coronavirus.

Poi mi è venuto un lampo di genio!

Come previsto i nonni hanno preso le torte, le hanno lasciate a casa nostra e, dopo un cenno di saluto, ognuno è partito per la sua strada: noi in direzione Recco e i nonni verso la loro villetta a Ruta.

A Recco abbiamo comprato decorazioni e palloncini colorati e abbiamo raggiunto anche noi la casa dei nonni a Ruta.

Il nostro complice era lo zio, che avvertito del nostro arrivo ha chiesto a nonna di andare a preparare la tavola, mentre il nonno riposava tranquillamente a letto.

Allora mamma ed io abbiamo aperto il cancello, appoggiato tutte le cose e, con aria furtiva, siamo andate in veranda: purtroppo abbiamo fatto un po’ di rumore e la nonna, che stava guardando il panorama, ci h

a beccate, ma per fortuna non ha detto niente al nonno, che stava ancora riposando.

Allora noi abbiamo attaccato tutti i palloncini, poi abbiamo fatto chiamare il nonno e insieme abbiamo festeggiato separati da un trasparente, spesso vetro.