Quarantena (segnali di follia)

Oramai in me si stanno manifestando alcuni segnali di follia tipo quello volta in cui il mio gatto ha barato a Monopoly.

di Brando Deanesi

Oggi al solito orario mi sono svegliato alle 8:30, non ho idea di che giorno sia ma penso un sabato o una domenica. Siccome non ho nessuna lezione, oramai non esco di casa da due settimane, il mio letto è un mix di briciole e oggetti in giro che non saprei neanche identificare.

Comunque nonostante tutto starsene a casa non è affatto male, anzi è veramente bello, nonostante le continue litigate con mio fratello, che è probabilmente impazzito e non smette più di cantare. Ormai si sta trasformando tutto in uno strano loop, ogni giorno mi sembra di aver fatto la stessa cosa del pomeriggio o mattina precedente, oramai in me si stanno manifestando alcuni segnali di follia tipo quella volta in cui il mio gatto ha barato a Monopoly, ma questa è un’altra storia.

 

Adesso della scuola in cui andavo ricordo a malapena il colore, penso fosse rosso, le insegnanti oramai le vedo quasi ogni mattina dalle nove all’una di pomeriggio. Da qualche giorno il mio letto è stato diviso in regioni: la parte a “sud” è quasi sempre calda a causa del pc, al centro si sta tutto sommato bene a parte una depressione che si è formata a causa del mio “didietro”; invece a “nord” il clima è piuttosto freddo a causa dell’assenza delle coperte.

Spesso guardo video dei flashmob, vorrei ancora capire il loro scopo e chi li organizza. Una delle cose che mi manca di più della mia “solita giornata” (neanche tanto diversa dalla quarantena) è sicuramente vedere i miei amici di persona perché una videochiamata ogni tanto non può sostituirli.

“Com’è la vita in quarantena? Extra. Ma ovviamente è un’esagerazione: è una noia mortale!