Rapallo non si ferma

A Rapallo abbiamo la fortuna di avere una rete di piccoli negozi che, in brevissimo tempo, ha riorganizzato la propria attività intensificando il servizio di spesa a domicilio.

di Giovanni Guggeri

A Rapallo i negozianti non si fermano.

In pochi giorni la vita di tutti noi è stata sconvolta e il semplice far la spesa è diventato un problema da affrontare, non solo per le persone anziane e i disabili.

In una situazione d’emergenza come quella attuale, in cui le persone non possono uscire, gli acquisti on-line diventano una necessità ma, come numerosi altri settori, anche questo sta mostrando lacune tecnologiche profonde.

Fare la spesa on-line ai tempi del corona virus è diventato molto complicato. L’altissima richiesta ha mandato in tilt i siti di molte delle più grandi catene alimentari che non riescono più a soddisfare tutte le richieste.

Soprattutto nelle grandi città italiane, dove i piccoli negozi di quartiere sono rari, reperire i beni di prima necessità sta diventando un problema serio.

A Rapallo abbiamo la fortuna di avere una rete di piccoli negozi (come quello sotto casa mia, lo vedo dalla finestra di casa tutti i giorni) che, in brevissimo tempo, ha riorganizzato la propria attività intensificando il servizio di spesa a domicilio.

Questo importantissimo servizio permette inoltre alle botteghe di avere delle entrate e di garantire così lo stipendio dei dipendenti.

Un altro importante aspetto è la riduzione dei contagi che si rischiano d’avere andando fisicamente al supermercato.

Tutti i fattorini dei negozi, sempre ai fini di ridurre la propagazione del virus, lavorano con grande attenzione, muniti di mascherina e guanti e, i più, permettono il pagamento elettronico evitando così l’uso dei contanti.

Questa nuova modalità d’acquisto mi ha fatto scoprire una dimensione certamente più umana rispetto a quella del supermercato e, al tempo stesso, la difficoltà di reperire il cibo fa crescere una nuova consapevolezza dello spreco alimentare (e non solo) che quotidianamente rischia di esserci.

Si ringrazia Guido Porrati di “Parla Come Mangi” per la concessione delle fotografie. Il parabrezza della sua Vespa si è trasformato in una consolle di bordo, tradizionale, colorata, apparentemente disordinata, ma dove tutto è sotto controllo, tutto arriva a destinazione.