Un po’ di Churilov

In questo anno scolastico ho potuto sperimentare cosa significa occuparsi concretamente della propria comunità. Il 24 febbraio è scoppiata la guerra in Ucraina.

di Alexander Churilov

Mi chiamo Alexander Churilov, sono nato il 17 agosto 2008 nella città di Odessa, nel sud dell’Ucraina. È stato un periodo molto piacevole della mia vita, mi mancano molto quei tempi, quando tutto sembrava perfetto. Vivevamo in un grande appartamento in stile classico in un complesso residenziale nel centro di Odessa chiamato “Élite”, con vista sul grande e verdeggiante Parco della Vittoria.

Nel 2017 la mia famiglia ha deciso di visitare Venezia e i miei genitori sono rimasti stupiti dalla bellezza dell’Italia, così abbiamo deciso di trasferirci e abbiamo scelto la regione più bella, la Liguria. Una settimana dopo il nostro arrivo sono stato mandato a scuola senza alcuna conoscenza della lingua, ma fortunatamente dopo alcune settimane ho imparato a dire qualche frasetta. È con lo studio dell’italiano che è iniziato il mio amore per le diverse lingue: al momento sto studiando attivamente inglese e francese.

Amo anche il mondo della moda e la sua storia, in particolare Coco Chanel e Thierry Mugler, e potrei parlare per ore degli anni Sessanta, da Mary Quant, creatrice di minigonne, a Paco Rabanne stilista di outfit metallici e profumi chic. Amo molto disegnare vestiti alla moda, fin da piccolo sognavo di diventare un stilista. Sulla mia pagina Instagram @churilalexandr pubblico tutti i miei schizzi, accanto a foto della mia vita reale. Mi piace molto anche vestirmi per bene, non uscirò mai con un outfit che non mi piace, mi vesto solo come voglio e non seguo mai l’opinione di qualcun altro. Sono una persona molto ambiziosa e determinata e ho grandi progetti per il futuro.

Dopo la scuola media frequenterò il Liceo Artistico. Dopo il diploma il mio sogno sarebbe frequentare una scuola di moda, come l’École de la Chambre Syndicale di Parigi, che vanta ex alunni come André Courrèges e Yves Saint Laurent e Nicole Miller, oppure il Fashion Institute Marangoni di Milano, l’università di moda più prestigiosa d’Italia, con ex alunni come Domenico Dolce e Franco Moschino. Amo la mia unicità. Sono una persona abbastanza versatile, oltre alla moda sono appassionato di politica e penso che se all’improvviso smettessi di essere interessato al mondo della moda (ma questo non accadrà mai!), mi piacerebbe impegnarmi in politica.

In questo anno scolastico ho potuto sperimentare cosa significa occuparsi concretamente della propria comunità. Il 24 febbraio è scoppiata la guerra in Ucraina. Prima di allora non ero molto legato al mio paese d’origine e non nutrivo alcun patriottismo. Ma quando sono cominciati ad arrivare i primi profughi e la mia famiglia ha aiutato in ogni modo parenti e amici a trasferirsi in Italia, ho sentito di dover fare anch’io qualcosa e mi sono messo a disposizione come mediatore e traduttore per i ragazzi che sono arrivati nella nostra scuola. Hanno vissuto tutti negli scantinati e hanno sentito il ruggito delle bombe, le loro case sono state distrutte dai russi, così ho cercato di fare amicizia e farli divertire perché potessero dimenticare cosa avevano vissuto.

La vita sociale è molto importante per me, anche se chi mi conosce più da vicino si stupisce che io non abbia tanti amici. In realtà in questo momento voglio concentrarmi il più possibile su me stesso. Le esperienze che ho vissuto mi hanno fatto maturare in fretta e nel mio tempo libero progetto la mia vita futura, immaginando come sarà e aggiungendo costantemente dei piccoli cambiamenti.