Dal mio diario

Oggi è stato un grande giorno perché ho fatto il vaccino anti Covid!

di Irene Verrina

Sono due settimane che non scrivo un’avventura sul mio fedele diario perché ho passato il mese di luglio sulle dolomiti Bellunesi e a Santo Stefano d’Aveto. La settimana in Trentino l’ho passata meravigliosamente, tra gite, escursioni e parco avventura. Vorrei star qui a raccontarti le gite che ho fatto tra boschi, laghi e città d’arte, ma finirei per scrivere un poema. Mi limiterò a raccontarti quello che mi ha impressionato di più, cioè le gite che abbiamo fatto ad Alleghe e a Longarone.

Il 13 luglio, dopo essere stati sul monte Pordoi e aver visto la Marmolada e aver visto un museo dedicato alla prima Guerra Mondiale, siamo andati a vedere il lago di Alleghe. Questo che sembra un normalissimo lago, in realtà custodisce una storia… Nel 1771 una frana si staccò dal monte Piz bloccando il percorso del torrente che sommerse il paese Masaré causando la morte di 49 persone. Si narra che nelle giornate dove l’acqua è pulita si può vedere la punta del campanile sommerso e sentire i rintocchi delle campane… una storia da scriverci un libro!

Rimanendo in tema, anche a Longarone il 9 ottobre 1963 è accaduta un’altra disgrazia ben più grave. Nel 1960 nella vallata venne costruita la diga più alta del mondo, che però fu costruita su un terreno franoso. Il lago creato poteva contenere ben 158 milioni di metri cubi d’acqua che, penetrando nella montagna, a poco a poco la indebolirono fino a provocarne il cedimento. Un pezzo di montagna si staccò dal monte Toc cadendo nella diga. Questa formò un’onda alta ben 150 metri che dopo aver lambito i due paesi a monte, la oltrepassò piombando sul paese sottostante, causando la morte di ben 2.018 persone. La cosa tragica è che tutto questo si poteva evitare in quanto alcuni geologi avevano detto che la montagna poteva staccarsi, ma per avidità le loro relazioni furono accantonate. A Longarone è stato dedicato a tutte le vittime un cimitero dove riposano gli oltre 2.000 abitanti sorpresi nella notte dalla valanga d’acqua e fango.

A solo pensare a tutte quelle vittime mi si stringe il cuore e passare tra le lapidi, leggere i nomi dei deceduti, e vedendo l’età di bambini e neonati morti in quella circostanza mi chiedo come sia possibile che l’avidità umana possa portare a tutto questo…

Ma ora cambiamo argomento e parliamo un po’ della vacanza che sto passando qui a Santo Stefano d’Aveto con la mia famiglia. La settimana scorsa ho invitato la mia amica Sharon qua sui monti e ci siamo divertite un mondo, anzi, due mondi! Il primo giorno le ho fatto visitare il paese e il resto della settimana l’abbiamo passato tra cacce al tesoro, bagni al fiume, passeggiate a Riofreddo a raccogliere fragole e fare escursioni nei boschi. Ma il momento della giornata che mi piaceva di più era la sera quando, dopo cena, io e Sharon ci mettevamo sul tavolo una di fronte all’altra a cercare di mettere insieme i mille pezzi del mio puzzle. Altre sere, invece, andavamo in mansarda a World, un gioco di geografia o a guardare un film che aveva il potere di far addormentare subito Sharon! Ma ieri è arrivato il momento di riportare Sharon a casa. E’ dispiaciuto ad entrambe doverci separare… penso che quando sono tornata a Santo Stefano e sono salita in mansarda non ho saputo trattenere le lacrime e sono scoppiata a piangere dalla nostalgia vedendo il letto della mia amica vuoto. Mi manca anche ora, ma so che ci rivedremo a settembre quando inizierà la scuola!

Ora ti lascio perché ho un impegno molto importante… ho un puzzle da mille pezzi da completare!

Ciao. Tua Ire

P.S. Oggi è stato un grande giorno perché ho fatto il vaccino anti Covid!