Una vacanza sportiva

Perché è stata una vacanza speciale? Ero con i miei migliori amici, eravamo lontani da casa senza genitori, facendo ciò che amiamo di più: giocare a basket tutto il giorno!

di Diego Ganzerli

Quest’estate per la promozione i miei genitori mi hanno regalato una vacanza davvero speciale: dal 2 all’8luglio ho partecipato con il mio gruppo di amici del basket e del mare ad un camp della squadra Olimpia Milano, a Courmayeur. Perché è stata speciale? Perché ero con i miei migliori amici, eravamo lontani da casa senza genitori, facendo ciò che amiamo di più: giocare a basket tutto il giorno!
All’inizio ero un po’ spaesato perché per un malinteso mi sono ritrovato in camera con tre ragazzi che non conoscevo, anziché essere con i miei compagni di squadra, ma pian piano, con il passare del tempo abbiamo imparato a conoscerci fino a diventare amici. Due dei miei compagni di stanza erano simpatici e abbiamo legato subito, mentre il terzo era un po’ immaturo e fastidioso, ma la maggioranza ha avuto la meglio escludendolo e ignorando le sue provocazioni.
Diversamente da quello che pensavano i miei genitori, grazie alla compagnia e alle giornate piene di attività, non ho avuto nemmeno tempo di provare nostalgia per casa! Le giornate infatti, iniziavano con la sveglia alle sette, colazione tutti insieme e per le nove eravamo già sui campi a palleggiare, fare esercizi e tirare a canestro; era così strano giocare in un campetto con le montagne intorno anziché i palazzi di Rapallo. Per le dodici rientravamo in albergo per pranzare, dopo un’oretta per rilassarci in camera, uscivamo nuovamente per tornare ad allenarci o fare altre attività, dopo una giornata intensa sarei stato già a letto, invece dopo cena eravamo pronti per uscire a prendere un gelato o ad assistere ad uno spettacolo. Una sera ci hanno organizzato in palestra persino il karaoke e la discoteca!
Con giornate così intense l’unica cosa di cui sentivo la mancanza, era una comoda chiacchierata con gli amici sulla boa cullati dal mare!
Durante questa settimana ho scoperto che la montagna non è così male come pensavo: i prati verdi, gli abeti, e poi a salire sul ghiacciaio del Monte Bianco in funivia circondati da ghiaccio e neve in piena estate.
L’aria era fresca e tersa la mattina e la sera, ma il sole caldo come quello di casa, il paesaggio intorno era così diverso da quello a qui sono abituato, mi ha incuriosito e affascinato, ma dopo un po’ di giorni cominciavo a sentire già la mancanza del mare.
Le attività sportive erano molto simili agli allenamenti a cui siamo abituati, ma avere allenatori diversi e sorprese con personaggi importanti del basket, rendevano le giornate tutte particolari: l’allenatore della squadra Olimpia che ha vinto il campionato italiano per la 30esima volta che ci è venuto a trovare portando in mostra la coppa, il gruppo di freestyler che hanno dato spettacolo insegnandoci trucchi e mosse preferite: tutto questo ha reso la settimana indimenticabile!
L’esperienza mi é piaciuta molto, mi ha reso più indipendente e sicuro di me anche lontano da casa e dai miei genitori, mi ha reso più responsabile e mi ha permesso di conoscere posti e persone diverse. L’unica cosa che mi ha deluso un po’ è stato l’aspetto sportivo di per sé, in quanto credevo avremmo avuto allenamenti più tecnici e mirati, ma in fondo eravamo 140 ragazzi di età compresa tra i 16 ed gli 8 anni, non era facile gestire ogni singola necessità. E’ stata un’esperienza che sicuramente rifarei, magari provando con una squadra diversa, in un posto diverso, ma essere lontani da casa con altri ragazzi è stato davvero divertente ed entusiasmante. Mi auguro proprio di avere altre occasioni per scoprire nuovi luoghi e nuove persone che hanno la mia stessa passione.