Il divertimento dell’estate: il ping pong

Nello stabilimento balneare dove vado io ci sono due tavoli da ping-pong che ogni anno vengono riverniciati di verde e con i miei amici posso giocare sotto i pini marittimi. La giornata tra un tuffo e una partita passa molto in fretta

di Gianmatteo Costa

Come ogni estate negli stabilimenti balneari ritornano i tavoli da ping-pong con noi ragazzini che facciamo a gara per metterci in coda a fare una partita. In quello dove vado io ci sono due  tavoli in cemento che ogni anno vengono riverniciati di verde e con i miei amici posso giocare sotto dei bellissimi pini marittimi e la giornata tra un tuffo e una partita passa molto in fretta! Visto che è uno sport che mi piace moltissimo, che mi riesce bene e che mi ha incuriosito ho deciso di documentarmi un po’. Mi sono chiesto, perché si chiama così? Dove  è nato? Com’erano fatte le prime racchette? Per me la racchetta da ping-pong è importantissima tanto che ogni anno vado con la mamma o il papà da un famoso giocatore di tennistavolo che le fa a mano  a farmene fare una personalizzata con delle gomme migliorate. Leggendo qua e là sui motori di ricerca ho scoperto che il nome di questo popolare sport è di origine onomatopeica cioè nasce dal suono che la pallina fa quando tocca la racchetta (ping) e quando rimbalza sul tavolo (pong). La denominazione “tennistavolo” dall’inglese table tennis indica un gioco simile al tennis ma disputato su un tavolo. In italiano ping-pong si riferisce all’attività ricreativa mentre tennistavolo indica più propriamente l’attività sportiva. Nella seconda metà dell’800 il ping-pong si è sviluppato in Inghilterra come gioco di società che veniva praticato nei salotti dell’aristocrazia vittoriana (Io invece pensavo che fosse un gioco proveniente dalla Cina, visto che i cinesi sono i migliori giocatori al mondo!). In Inghilterra dividevano il tavolo in due con una fila di libri che fungeva da rete, un tappo di sughero o una matassa di filo erano  la pallina e la racchetta era il coperchio di una scatola. Nel 1901 il fabbricante di giochi John Jaques brevettò il nome e da quel momento il ping-pong poteva essere utilizzato solo con il materiale prodotto dalla sua società e cioè Jaques & Sons  LTD. Il materiale prodotto era molto caro! Rapidamente diffuso in tutto il mondo il ping pong in Italia è diventato un fatto di costume tanto è vero che i tavoli da gioco sono stati sistemati sia nelle case di campagna che nelle sale da biliardo che nelle parrocchie e negli stabilimenti balneari. Dopo un periodo di confusione nei regolamenti, visto che ogni produttore aveva i suoi, finalmente nel 1921 si svolse il primo campionato della Gran Bretagna con regole unificate a livello nazionale dalla Table Tennis Association. Nel 1926, in occasione dei primi campionati europei, fu fondata la Tennis Table Federation e nel secondo dopoguerra il gioco si diffuse in Asia in particolare in Cina e in Giappone che hanno fortemente contribuito a migliorare e sviluppare la tecnica di gioco. Il tennistavolo è disciplina olimpica dal 1988. Gioco a ping-pong fin da quando ero piccolo, crescendo si è trasformata in una vera passione. Un mio amico una volta mi ha invitato nella sua spiaggia e quel giorno c’era un torneo: lo vinsi ma non ero di quella spiaggia così non poterono darmi la coppa.