Superiori arriviamo: HELP!!

Per quanto possa sembrare strano anche a quattordici anni ci si rende conto di ciò che vorremmo essere, provandoci e fallendo. E' quasi una sorta di iniziazione alla vita

di Giorgia Sepe

Noi di terza media stiamo affrontando l’ultimo anno (beh, forse… si spera, ecco) e l’anno prossimo saremo alle superiori. Tutti dicono che c’è una differenza pazzesca, nuove emozioni, nuovi ‘personaggi’ entrano a far parte della nostra vita e la nostra routine verrà stravolta.

Ciò mette paura, tanta. Ma d’altronde per ogni cosa che ci accade dovremmo essere predisposti ad affrontarla, no?

Molti la vedono un occasione per cambiare personalità, se non mostrare quella reale. Oppure per dare una svolta alla propria vita. Per quanto possa sembrare strano anche a quattordici anni ci si rende conto di ciò che vorremmo essere, provandoci e fallendo. E’ quasi una sorta di iniziazione alla vita. Un’occasione per dimenticare i brutti ricordi e chiudere un capitolo del proprio libro. Tutti noi siamo spaventati da questa trasformazione, da come potrebbe cambiare la nostra vita e di come potremmo cambiare noi stessi. D’altro canto tutti sono sopravvissuti e direi che ce la possiamo fare alla grande.

Considerando anche che noi non ci facciamo i film mentali, ma le serie tv. Assillandoci con estenuanti domande, come ad esempio: i professori come saranno? Andrò d’accordo con i miei compagni? E se avessi sbagliato la mia scelta?

Non esistono colloqui che ti danno davvero la sicurezza delle tue scelte, e quella delle superiori è molto importante. Tutti sentiamo la pressione di questa scelta che potrebbe cambiarci la carriera se non la vita; ma nonostante ciò ci buttiamo a capofitto nelle nostre passioni, i nostri interessi, la presenza di obbiettivi credo sia la più importante. Avere degli scopi, delle tappe da raggiungere passo passo fino al traguardo.

Auguro vivamente a tutti i ragazzi e le ragazze di terza di passare e di aver fatto la scelta giusta. L’importante a volte è seguire l’istinto che la coscienza.