La lenta ripresa

Era stato anche un giorno fantastico, perché in mattinata avevo preso un bellissimo voto di una interrogazione e poi a pranzo ero andata a casa di una mia compagna

di Sofia Ottolino

Oggi, ripenso a quell’ultimo giorno di scuola, quando immaginavo che sarebbe stato l’ultimo per via delle mie desiderate vacanze previste per la fine di febbraio, ma mai e poi mai avrei potuto pensare che sarebbe stato veramente “l’ultimo” di tutto l’anno scolastico!

Era stato anche un giorno fantastico, perché in mattinata avevo preso un bellissimo voto di una interrogazione e poi a pranzo ero andata a casa di una mia compagna per passare con lei e la sua famiglia un pomeriggio spensierato, senza sapere che quello sarebbe stato anche l’ultimo pomeriggio in compagnia per lungo, lunghissimo tempo.
Erano cose normali allora, mentre durante questi mesi di quarantena forzata mi sono mancate moltissimo. Una quarantena che ci è stata imposta giustamente per evitare di allargare il contagio del virus Covid-19, che sta colpendo tutto il mondo.

Certo che passare dal poter vedere tutti i miei amici quando volevo, uscire con loro per fare gruppo, abbracciarli per un saluto e stare sempre gli uni vicini agli altri, alla condizione imposta durante quei giorni, è stato veramente un trauma. Ora che si può di nuovo uscire, non è ancora come prima, non possiamo abbracciarci, non possiamo stare tutti in gruppo e dobbiamo indossare le mascherine obbligatoriamente.

Stando in quarantena, però, ho imparato a occupare il mio tempo libero dedicandomi ad attività che mi sono sempre piaciute, ma per le quali non trovavo mai il tempo, come ad esempio cucinare i dolci: ho sperimentato ricette di torte, tiramisù, pancakes, ma la mia preferita rimane sempre la torta di mele!

Ho trascorso più tempo con la mia famiglia e spesso ci siamo dedicati a giochi da tavolo come Monopoli, Scarabeo e giochi di carte, però mi è mancata terribilmente mia nonna. Di solito, dopo la scuola, andavo da lei a mangiare e quindi la vedevo ogni giorno, al contrario, durante quelle lunghissime settimane non ho potuto proprio vederla. Non riesco neanche a descrivere l’emozione che ho provato il giorno che ho potuto riabbracciarla!!!

Un’altra cosa che mi chiedevo spesso è se avremo potuto passare un’estate normale come tutte le altre o se avremo dovuto usare delle misure molto più restrittive. Ovviamente adesso sappiamo che potremo andare al mare, ma di sicuro non potremo fare tutte le cose che più ci piacevano, come ad esempio, giocare con la palla in riva al mare, festeggiare i compleanni in spiaggia, ecc…

Sinceramente sono un po’ spaventata per questa situazione generale, anche perché adesso stanno riaprendo tutte le attività. Per esempio, mio mamma che in questi mesi ha lavorato da casa, invece adesso dovrà tornare in ufficio, ma come lei molti altri. Spero proprio che questa riapertura non annulli tutto lo sforzo che abbiamo fatto restando a casa.

In più c’è ancora gente che non ha capito la gravità della situazione, non indossando le mascherine o portandole sotto il mento e senza mantenere le distanze, mettendo a rischio non solo la propria salute, ma anche quella di tutti gli altri. Non è facile per nessuno osservare queste nuove disposizioni, specialmente per noi ragazzi, ma se molti lo sopportano e stanno facendo questo sforzo, lo dovrebbero fare tutti.

Spero che prima o poi tornerà tutto alla normalità e che un giorno, ricordando questo periodo, ci accorgeremo di quanto tutto questo ci ha cambiato un po’ la vita. Ovviamente adesso che sta riprendendo la vita di prima non mi sento completamente al sicuro, l’idea di prendere un autobus o di stare in luoghi chiusi ancora mi spaventa un po’, nonostante tutte le precauzioni.

Probabilmente tra due o tre anni avranno trovato il vaccino o delle cure e quindi torneremo più o meno “quelli di prima”, ma avremo sempre nel ricordo quello che è successo nel 2020 con il timore che possa arrivare un altro virus.