Coronavirus e il cambiamento di vita

In questo momento l'unica cosa saggia che noi italiani possiamo fare per evitare di contagiarci uno con l'altro è restare a casa, anche se, nonostante decreti e violazioni, tanti di noi non lo fanno.

di Giorgia Sacceddu

E’ l’ultimo giorno del 2019 e per festeggiare io con la mia famiglia ed i miei amici più cari abbiamo deciso di organizzare una festa nella mia amata palestra dove passo le ore più belle delle mie giornate, allenandomi duramente per vivere il mio sogno: diventare una ballerina professionista.

E’ stata una serata perfetta, passata a ballare, ridere e giocare fino all’alba.

Ricordo con amore la mezzanotte, quando per farci gli auguri per il 2020 ci siamo abbracciati e baciati.

Che bei tempi! Pagherei per rifarlo ancora!

Per l’occasione abbiamo scritto su delle lanterne di carta i nostri sogni e obiettivi per il nuovo anno e poi con tanta fiducia e speranza le abbiamo fatte volare in cielo.

Tutto questo, però, è diventato un ricordo lontano, sfocato, quasi irreale, forse perché la nostra vita è stata stravolta completamente dall’arrivo del Covid-19, un virus che è diventato un “nemico invisibile” per tutto il mondo.

E’ dall’inizio di marzo che non andiamo a scuola né in palestra e che non possiamo più uscire per passeggiare e neppure accompagnare la mamma a fare la spesa.

Il governo ci mette in queste costrizioni perché il contagio continua ad aumentare in modo rapido: troppi i positivi e purtroppo troppi i morti.

E’ difficile abituarsi a questa nuova situazione, mi mancano i miei amici, mi manca la mia quotidianità, le mie giornate frenetiche, sempre di corsa per arrivare puntuale agli allenamenti.

Mi manca anche quell’adrenalina che era parte di me.

Adesso il tempo è come se si fosse fermato per darci modo di riflettere e di vedere la vita sotto altri aspetti.

Mi documento molto su quello che sta accadendo e mi ha colpito un filmato in particolar modo: il coronavirus parlava a noi dicendo che era stato costretto a contagiarci per farci riflettere, che il nostro modo di vivere egoistico ha rovinato il nostro pianeta.

Ci ha messo davanti al fatto che gli incendi in Australia, i ghiacciai che si sciolgono, il disboscamento delle foreste e tanti altri tristi avvenimenti sono colpa dell’uomo.

E’ vero, perché siamo egoisti e diamo tutto per scontato: la nostra libertà e la vita che abbiamo potuto condurre fino ad oggi.

Mia mamma mi insegna continuamente a vedere in ogni situazione quelli che sono i risvolti positivi, anche adesso in questo scenario di sofferenza e morte.

Devo dire che riflettendoci ho riscoperto l’amore per disegnare, leggere e giocare con la mia famiglia.

Passo del tempo in cucina con mia madre per impastare o preparare stuzzichini golosi da poter mangiare prima di cena.

Con mia sorella, invece, ci facciamo dei video stupidi o ci raccontiamo qualche aneddoto sui nostri compagni oppure ci alleniamo insieme per rimanere in forma.

Qualche volta faccio delle videochiamate tra amici per ridere, confrontarci ed esprimere quelle che sono le nostre emozioni.

Vorrei abbracciarli ma posso solo guardarli attraverso uno schermo .

La tecnologia dunque soprattutto in questo periodo ci aiuta, grazie ad essa infatti possiamo continuare con i nostri professori, attraverso videolezioni, a seguire il programma scolastico.

Certo è un po’ diverso da come eravamo abituati prima, ma ci impratichiremo presto a questo nuovo modo di “andare a scuola”.

Spesso mi faccio prendere dallo sconforto, altre volte invece dalla paura di essere contagiata o che lo sia la mia famiglia.

Cerco di pensarci il meno possibile e di essere sempre positiva .

Noi tutti dobbiamo abituarci a questa nuova vita ed essere grati che questo virus non ci abbia ancora colpiti.

Purtroppo per molti la realtà è ben diversa, ben più tragica.

C’è chi si è ammalato, anche gravemente, o che ha perso una persona cara senza potergli stringere la mano prima di morire.

In questo momento l’unica cosa saggia che noi italiani possiamo fare per evitare di contagiarci uno con l’altro è restare a casa, anche se, nonostante decreti e violazioni, tanti di noi non lo fanno.

Purtroppo ancora una volta molti dimostrano superficialità ed egoismo, quindi in nome dell’amore dico: restiamo a casa.