Io resto a casa

In realtà sono molto preoccupato perché temo possa succedere qualcosa di brutto alle persone a me care.

di Filippo Strazza

Io resto a casa perché adesso al di fuori delle mura di casa mia c’è un brutto virus chiamato Covid 19.

Colpisce i polmoni e ogni giorno fa morire molte di persone.

Spesso mi chiedo “ma quando finirà?” e ogni volta mi rispondo “finirà presto, me lo sento!

Vivo le mie giornate cercando di mantenere una certa normalità, mi sveglio alla mattina e inizio subito a fare le lezioni con i prof, però virtuali, ma secondo me è più bello andare a scuola che vedere delle immagini su uno schermo.

A scuola, infatti, posso giocare con i miei amici durante la ricreazione, anche se lo faccio poco a causa della mia timidezza, e si possono vedere le persone negli occhi in modo da capire i loro sentimenti.

Per questo la mia scuola mi manca.

Terminate le lezioni pranzo con la mia famiglia e, dopo un breve riposo, comincio a fare i compiti.

Tutto questo mi permette di non pensare troppo alla situazione che stiamo vivendo.

In realtà sono molto preoccupato perché temo possa succedere qualcosa di brutto alle persone a me care.

Temo molto per i miei nonni, che sono anziani, ma non solo, anche per mio papà che non vive con me.

Ho sentito che si ammalano anche persone giovani e bambini, e questo mi fa ancora più paura.

Tutti i giorni quando vado a letto prima di addormentarmi mi ripeto che “ANDRÀ TUTTO BENE” e questo mi aiuta a chiudere gli occhi un po’ più sereno.