Sub uniti per l’ambiente

di Sofia Riccamboni

I rifiuti di plastica causano un grande impatto ambientale. Il nuovo report del 2019 del WWF dice che il mare Mediterraneo ha raggiunto un livello critico. Nello sforzo di far comprendere il legame tra il consumo di plastica e le conseguenze per l’ambiente, l’Università di Bologna con il laboratorio di Biologia Marina e il Marine Science Group hanno finanziato un progetto sulla biodiversità subacquea del Mediterraneo.

La spiaggia dell’hotel Italia e Lido di Rapallo ha aderito al progetto ospitando una biologa marina, Antonella Consiglio, la quale ha portato il clienti dell’albergo in acqua per osservare la biodiversità presente nei fondali rapallini. Hanno trovato tra gli scogli del castello spirografi, ombrellini di mare, posidonia, granchi, paguri e altri crostacei, polpo, salpe, castagnole e donzelle. Hanno anche visto molti rifiuti tra cui carta stagnola, bottiglie di plastica e di vetro e molti resti di barche della mareggiata tra cui un timone di una barca a vela.

Molte le domande dei clienti dell’hotel, a cui la biologa marina ha dato risposta.

Quanto impiega il mare Mediterraneo per pulirsi da i rifiuti di plastica? “Il mare Mediterraneo impiega 80-90 anni per pulire e rinnovare le sue acque perché è un bacino semichiuso”. Quali sono i tipi di plastica che hanno un impatto sugli organismi marini? “Le microplastiche primarie e le microplastiche secondarie. le microplastiche primarie sono più piccole di 5 mm, si trovano all’interno dei prodotti industriali o domestici, per esempio il dentifricio o gli scrub facciali. Le microplastiche secondarie sono i rifiuti più grandi che nel tempo si frammentano in particelle più piccole per azione degli agenti atmosferici fino a diventare microplastiche primarie”. Quali animali sono vittime di queste plastiche? “Le microplastiche sono state trovate nei pesci predatori, nei pesci di acque profonde, nelle cozze e nei coralli. L’80% delle tartarughe ingerisce rifiuti di plastica perché assomiglia al loro cibo naturale per esempio alle meduse” Che cosa può fare il singolo individuo? “Evitare di lasciare i rifiuti di qualsiasi in qualsiasi tipo di ambiente, come la spiaggia ed il mare, raccogliere i rifiuti che si trovano nell’ambiente, riciclare i prodotti di plastica in modo corretto, e sostenere progetti e associazioni che si occupano dell’ambiente”.

Antonella Consiglio ha poi raccolto i nostri questionari su quello che abbiamo visto e questi faranno parte del progetto finale i cui risultati verranno pubblicati alla fine dell’anno 2019 sul sito www.dueproject.org.