L’avvolgente natura del parco di Portofino

di Nicole Tedesco

Martedì 13 marzo scorso le classi 3^A e 3^C si sono recate sul monte di Portofino per vedere le Batterie, installazioni militari tedesche in uso durante la seconda guerra mondiale per tenere sotto controllo la costa.

La visita è stata accompagnata da due guide, Claudio e Miriam, e da Beniamino, un simpatico cane di quattro mesi alla fine diventato la mascotte del gruppo.

Beniamino

Partiti dalla chiesa di San Rocco ci siamo incamminati, Miriam ci ha fatto notare una parete rocciosa e anche un pezzo di roccia con impronta di elmintoidi (animaletti vissuti in epoca preistorica sul fondo del mare). Durante il cammino, ad un tratto ci è apparsa la vista del golfo Paradiso offuscato da un leggero velo di foschia.

Da qui abbiamo continuato la nostra passeggiata arrivando alla sorgente vecchia dove c’era un piccolo ruscello.

Siamo arrivati al centro visite dove abbiamo guardato quattro video girati in epoca di guerra dove Nicco, un signore protagonista di questi video, ha raccontato il duro lavoro di mantenimento delle Batterie. Quindi siamo scesi in vista della 1^ Batteria per guardare la maestosa vista. Siamo scesi nella 2^ Batteria che si trovava sotto terra e dove gli italiani che avevano preso parte alla guerra ci tenevano armi come cariche esplosive e proiettili per le armi da fuoco e dentro alla batteria si trovavano dei pezzi di populit (una particolare pietra che si usava nei tempi passati per costruire).

Abbiamo visto i dormitori, l’infermeria, l’altarino di Santa Barbara, la casermetta di comando, il locale mensa, il locale cucina ed infine la lavanderia. Sopra a ogni postazione abbiamo visto la scritta che si usava al tempo di guerra per far riconoscere alle squadre attaccanti con chi si dovevano battere e la scritta era “CHIAPPA” e con sotto la bandiera italiana.

Simbolo degli italiani al tempo della guerra

 

Altarino di santa barbara